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Un edificio in bioedilizia è progettato e realizzato secondo principi di sostenibilità ambientale, a basso impatto sull’ecosistema, impiegando materiali naturali, con ridotti consumi di energia ed emissioni di CO2 in atmosfera ed un elevato comfort abitativo per gli occupanti.
La bioedilizia è un modo di costruire ecologico che comprende varie tecniche costruttive, tradizionali od innovative ed è riferito a tutte le fasi del ciclo di vita del fabbricato, dalla costruzione, all’utilizzo, sino alla demolizione.
La “Guida alle case prefabbricate in legno” è evidentemente un sito tematico a carattere divulgativo che concentra su questo specifico argomento l’approfondimento e la trattazione. Vorrei comunque ribadire che il termine “bioedilizia” non è limitato al solo settore degli edifici in legno a basso consumo, anche se le moderne case prefabbricate rientrano a pieno titolo nella definizione di “costruzioni in bioedilizia”. Si tratta di sistemi costruttivi che utilizzano prevalentemente materiali a basso impatto ambientale, rinnovabili e riciclabili, di semplice trasporto e lavorazione.
Gli edifici in legno a basso consumo energetico sono molto isolati termicamente e consentono prestazioni energetiche di assoluto rilievo, con consumi assai limitati, anche grazie all’installazione di impianti ad alto rendimento basati su fonti di energia rinnovabile per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria come pannelli solari fotovoltaici e/o termici, pompe di calore, ventilazione meccanica controllata a recupero del calore.

La mia esperienza di progettista di case prefabbricate in legno mi porta a sponsorizzare il settore con convinzione, ribadendo i soliti capisaldi.
La scelta del progettista dovrebbe essere indirizzata verso tecnici con esperienza nel settore legno con una buona preparazione nel campo della bioarchitettura e delle costruzioni biclimatiche.
Le ditte di case in legno attualmente presenti in Italia sono moltissime e non è semplice trovare il costruttore più adatto alle proprie esigenze. Le grandi aziende realizzano per lo più a pareti intelaiate, mentre i costruttori di dimensioni medio-piccole utilizzano prevalentemente pannelli xlam. Per le differenze rimando ai molti articoli reperibili sul sito. Personalmente non ritengo sia possibile individuare un sistema costruttivo “migliore”; ognuno possiede limiti e pregi che vanno soppesati attentamente senza pregiudizi.
I principali requisiti restano competenza, esperienza, numero di montaggi, impiego di materiali certificati e di manodopera specializzata. Chi offre prezzi molto bassi lo fa a scapito della qualità.
Molte aziende estendono le garanzie di legge a 20 o 30 anni, un vantaggio che non trova riscontro nell’edilizia tradizionale.
Non è possibile individuare infine un pacchetto parete (o di copertura) ideale per spessore e composizione. La tendenza dcgli ultimi anni è un aumento progressivo degli spessori dell’involucro esterno e dell’inerzia termica, al fine di un migliore isolamento (e del comfort) in tutte le stagioni. Anche i materiali impiegati si caratterizzano per essere il più possibile

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